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Attuale stemma di Banzi   Piazza Emanuele Gianturco: la piazza principale di Banzi
  Antico stemma di Banzi
Banzi, paese della "Fons Bandusiae" di Quinto Orazio Flacco e "Città culla del Diritto"
Piccolo dizionario di dialetto Banzese

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  • Cacagnidd: uomo basso e tozzo.
  • Cacciùl: cane giovane.
  • Cacon: bocca del tino.
  • Caggiola: gabbia per polli o per uccelli.
  • Caggj: acacia.
  • Caldaredd: secchiello per il trasporto della malta o del cemento.
  • Camau: scarafaggio.
  • Camp'santar: custode del cimitero.
  • Canjglja: crusca di frumento.
  • Cannacamera: silos costruito con le canne nel quale un tempo si usava immagazzinare il grano.
  • Cannal: guinzaglio.
  • Cannaruzz: gola.
  • Cannèdd: ditale fatto dalle canne per proteggere le dita dei mietitori.
  • Cannidd: rubinetto per botte.
  • Cantr: vaso di terracotta verniciato. Veniva usato per la raccolta dei rifiuti organici umani al tempo in cui a Banzi non c'era ancora la fognatura.. Un addetto del comune passava più volte alla settimana di strada in strada per la raccolta cumulativa in una grossa botte e poi riversare il contenuto in un centro posto in cima ad un torrente.
  • Cap'kudd: capocollo.
  • Cap'tàl: capitale (in senso monetario),testiera del letto;
  • Capare: scegliere.
  • Capàt: scelto, testata.
  • Capunt: pasta fresca fatta in casa usando due dita della mano. Diminutivo: capuntidd (quando la pasta è fatta con un solo dito).
  • Capuzzedda: testina di agnello o capretto.
  • Cardett: lucchetto per serrature.
  • Carduncidd: cardoncelli (verdura e funghi tipici).
  • Carota: barbabietola.
  • Carr'sciàre: trasportare, portare.
  • Carruggj: carro.
  • Carruzzedda: strumento musicale in legno usato durante la processione del Venerdì Santo.
  • Cartjddate: dolce tipico del periodo natalizio, fatto di strisce di  pasta frolla arrotolata e bagnato nel miele o ricoperto di vino cotto.
  • Carvugn: neo dermico.
  • Casciabbanna: orchestra.
  • Cataratt: coperchio della botola del sottotetto o di un vano cantina.
  • Catill: cardi secchi selvatici.
  • Caucj: calcio, pedata.
  • Caul: cavolo, verza.
  • Caulros: cavolfiore.
  • Càuzùn: pantaloni; dolce ripieno di frutta fresca o secca o di ricotta.
  • Càuzuncidd: ravioli freschi ripieni di carne, di ricotta, di ricotta e verdure; dolce ripieno di cioccolato e ceci tostati.
  • Cazzone: uno che non capisce niente, che si fa prendere in giro dagli altri.
  • Ceccj: focaccina.
  • Cerz: quercia.
  • Chiàn: adagio, lentamente.
  • Chianca: sgabello a quattro gambe, grossa pietra rettangolare.
  • Chiancaredda: piccolo sgabello in legno con tre gambe.
  • Chiangere: piangere.
  • Chiang'los: piagnucolante.
  • Chiatrà: gelare, ghiacciare. Al participio passato fa "Chiatràt".
  • Chiavjn: chiave.
  • Ciamaruck: lumaca.
  • Ciamaruchidd: lumachine bianche.
  • Ciambutt: pasticcio.
  • Ciambuttare: pasticciare.
  • Ciam'llin: Dolce a forma di rosa con zucchero fuso; veniva usato nei matrimoni di una volta.
  • Ciampa: piede.
  • Ciampata: pedata, una piccola manciata di ....(qualcosa).
  • Ciamurru: tosse violenta.
  • Ciank'rlòn: persona di una certa statura.
  • Cical: cicala.
  • Cicj'n: piccolo orcio di terracotta usato dai contadini per portarsi acqua in campagna.
  • Cicuriedde: cicorie selvatiche di sapore molto amarognolo, non commestibili.
  • Cigliare: pungere da parte di insetti.
  • Cigliata: puntura di insetto.
  • Cjglji: dolore lancinante: germoglio.
  • Cjpodd: cipolla.
  • Circhj: cerchio.
  • Cirrast: ramo d'albero.
  • Cittodd: piccola accetta.
  • Ciuccj: asino, Ciucciaridd: asinello.
  • Ciuciù: cane.
  • Ciuff'nir: armadio.
  • Cium'nera: camino.
  • Ciuht: scemo, deficiente, demente.
  • Cjlepp: glassa di zucchero fuso che riveste i dolci fatti in casa nell'occasione del matrimonio.
  • Cjljiscj: acqua residua della cottura della pasta; un tempo veniva subito utilizzata anche per lavare i piatti, le posate e le pentole.
  • Cjt'fagnji: testa,cervello.
  • Codara o Caudar: pentolone per cucinare la pasta; una volta veniva attaccata al camino sul fuoco a legna.
  • Cozz'latum: capriola.
  • Craj: domani.
  • Crapa: capra.
  • Craparo: colui che pascola le capre.
  • Crapett: capretto.
  • Crickj: ira, nevrosi; es.: no m fa m'nì i crick = non innervosirmi.
  • Crijanz: creanza.
  • Crijaturo: bambino.
  • Crijus: curioso.
  • Cr'scent: lievito del pane.
  • Crjsciola: particolare erba con fiorellini bianchi o viola ramificata-
  • Crjsciùhl: lacci in pelle per scarpe.
  • Croccia: ramo d'albero che sostiene la corda della biancheria stesa ad asciugare.
  • Cruck: uncino in legno o in ferro, gancio.
  • Cruvidd: mastello in legno usato per trasportare l'uva dalla vigna alla cantina all'atto della vendemmia.
  • Cubbacubba: strumento musicale locale in voga nel periodo di carnevale. E' fatto da una latta avvolta in un panno robusto al centro del quale viene infilato un legno che farà un movimento su e giù, emette un rumore sordo.
  • Cuccà: coricarsi, andare a dormire.
  • Cucchiara: cazzuola.
  • Cuck: la parte centrale dell'insalata o del cavolo verza; ma anche di una persona che fa da palo in una relazione amorosa.
  • Cuckvascj: cornacchia.
  • Cucuzzidd: zucchina.
  • Cuddaru: collare per cavalli, asini o buoi per tirare l'aratro o il carro.
  • Cugn: cuneo, cucuzzolo di un monte.
  • Cukm: recipiente di terracotta per conservare l'olio.
  • Culatammurr: uva bianca o nera con acini grossi e duri molto dolci.
  • Culnetta: comodino.
  • Cummatt(ere): fare qualcosa di non meglio precisato; al participio passato "cummattut".
  • Cumm'gliare: coprire.
  • Cunsul: portate di cibo ai parenti in occasione della morte di qualche familiare;
  • Cup: mestolo.
  • Curnacchji: cornacchia.
  • Cuzz'lecchja: pasta a forma di conchiglia.

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