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Banzi,
paese della "Fons Bandusiae" di Quinto Orazio Flacco e "Città culla del Diritto"
RIME BANTINE: A Laura
Eccomi di nuovo tornato
in queste tetre mura di caserma
che da tanto tempo m'incatenano.
Ed aspetto;
sì, aspetto con ansia
che arrivi l'alba.
Attendo invano:
è ancora troppo lontana,
ci vogliono ancora sette mesi.
Saranno sette mesi d'angoscia;
ancora sette mesi lontano dai miei cari,
lontano dal mio Paese,
dalle persone che per tanto tempo ho amato,
lontano dal mondo e dalla libertà.
Più il tempo passa
e più m'accorgo d'aver bisogno d'amore,
d'affetto, di qualcuno che mi sia vicino
in questo lungo periodo militare.
E più voglio aggrapparmi ai miei dolci sentimenti,
che dormono con me un sonno così lungo.
Vorrei tanto tornare a rivivere
alcuni bei giorni di Pavia,
nella spensieratezza
e nella consacrazione delle amicizie colà sorte.
Forse non mi crederai, Laura,
ma passando quelle poche ore in tua compagnia
m'è sembrato d'essere risorto
e tornato per poco tempo alla vita borghese.
Tutto ho perduto da quando sono sotto la naia,
anche la Fede, oso dire;
perché il lavoro mi tiene inchiodato
su questa maledetta sedia
e non mi concede un attimo di libertà.
Mi resta solo il cuore da dare ancora,
e poi ...
per sempre incatenato
fino alla fine dei miei giorni.