Banzi, paese della Fons Bandusiae di Orazio e culla del Diritto

 

 

A Laura

 

Eccomi di nuovo tornato

in queste tetre mura di caserma

che da tanto tempo m'incatenano.

Ed aspetto;

sì, aspetto con ansia

che arrivi l'alba.

Attendo invano:

é ancora troppo lontana,

ci vogliono ancora sette mesi.

Saranno sette mesi d'angoscia;

ancora sette mesi lontano dai miei cari,

lontano dal mio Paese,

dalle persone che per tanto tempo ho amato,

lontano dal mondo e dalla libertà.

Più il tempo passa

e più m'accorgo d'aver bisogno d'amore,

d'affetto, di qualcuno che mi sia vicino

in questo lungo periodo di militare.

E più voglio aggrapparmi ai miei dolci sentimenti,

che dormono con me un sonno così lungo.

Vorrei tanto tornare a rivivere

alcuni dei bei giorni di Pavia,

nella spensieratezza

e nella consacrazione delle amicizie colà sorte.

Forse non mi crederai, Laura,

ma passando quelle poche ore in tua compagnia

m'é sembrato d'essere risorto

e tornato per poco tempo alla vita borghese.

Tutto ho perduto da quando sono sotto la naia,

anche la fede, oso dire;

perché il lavoro mi tiene inchiodato

su questa maledetta sedia

e non mi concede un attimo di libertà.

Mi resta solo il cuore da dare ancora,

e poi. . .

per sempre incatenato

fino alla fine dei miei giorni.

 

 

 ©©© Copyright 2002-2007 Antonio Sapio  [Ultimo aggiornamento:  28-02-09 ]