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Kennedy, King e
poi Kennedy
...ed ora anche Bobby;
non son bastati Abraham,
John e Martin.
I massoni americani
sono ancora assetati di sangue.
Dallas ricorda ancora
l'auto su cui viaggiava John;
non dimentica la scena:
Lee
stava ben appollaiato là,
sull'albergo;
un fucile a cannocchiale
riempiva le sue sporche mani
da assassino.
Uno, due, tre colpi
e John non viveva più.
Uno..., due..., tre...,
quattro..., cinque anni dopo
e ci casca anche Martin.
Anche i Negri
non dimenticano il loro Pastore.
Gli spari di Ray
risuonano ancora
nell'albergo di Memphis.
Si vede ancora la scia
della fuga di un uomo
dalla camicia bianca
e pantaloni scuri.
Non passano molti mesi,
sono appena finite le primarie
e fanno fuori anche Bob.
L''Hotel Ambassador
è ancora gremito di gente:
si va al piano inferiore
per un passaggio di servizio...
esce fuori Sirhan con la pistola.
Pochi attimi,
gli spari....
l'urlo della folla...
c'è Bobby a terra sanguinante...
e l'assassino al fresco.
Kennedy, King e poi Kennedy:
Arlington, Atlanta e poi Arlington:
pace, pace, pace,
tante volte pace.
Ecco cosa si vuole:
Tre nomi:
John, Martin e Bobby;
due cimiteri:
Arlington ed Atlanta
per una sola frase:
"Pace nel mondo".
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